Spazi interstellari. Chiacchierata con DJ Balli
Dove nasce e qual è la tua esperienza con gli spazi alternativi bolognesi?
Ho fatto parte del Link Project durante tutta la sua esistenza, nella prima sede in via Fioravanti. Era un luogo in cui si poteva spaziare totalmente, dove poteva accadere di tutto. Per esempio, giusto per farti immaginare: il martedì spettacolo di danza; mercoledì free jazz o musica improvvisata; giovedì il cinema splatter; il venerdì magari c’era un gruppo come gli Schellac; il sabato c’era un rave e la domenica poesia sonora. Ci si muoveva a 360° tra quelli che erano ambiti culturali e sottoculturali..
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